Purezza di sguardi, dello sguardo dell’ Autrice sul soggetto e dello sguardo dei soggetti, umani e perfino inanimati, dipinti con tratti forti, perchè densi ed incisivi, ma dalle linee tenere e delicate, oggetti che, dunque, costringono chi guarda ad una visione più spontanea e meno preconcetta, meno maliziosa, del mondo. Questa può essere la caratteristica saliente di Tonina Asci: le sue nature morte fatte di frutta, brocche, oggetti semplici e abituali, le sue Madonne emananti una fede sincera e senza remore, manifestano non solo quanto siano sempre vitali mezzi espresivi e soggetti che qualcuno riteneva propri solo del passato, ma quanto sia sempre possibile una sensibilità che si pretende scomparsa, pura e innocente, eppure, o, anzi, proprio per questo, chiara e decisa della realtà esperibile e di ciò che la trascende. Questo è particolarmente evidente nell’universo tematico dei soggetti sacri: la compostezza e la plasticità delle figure e la potente solidità dei volumi -di impronta rinascimentale- nonchè il rispetto sentito per il soggetto, ci possono quasi far pensare alle scuole dei Nazareni e dei Preraffaelliti, ma con grande spontaneità e senza forzature intellettualistiche. L’arte di Tonina Asci riporta ad una concezione figurativa basata sui sentimenti ancora immuni dal “peccato originale” della cultura odierna iniziata con il razionalismo materialista e scientista, con ciò ricordandoci quanto sia irrazionale, per l’essere umano, limitarsi alla ragione.